Migranti e rifugiati, la piattaforma online per l’accoglienza in famiglia apre anche agli italiani

Si chiama “Refugees Welcome” e apre anche ai connazionali. Il progetto “Inquilini solidali”: per puro desiderio di aiuto, per chi si sente solo o desidera dividere le spese

ROMA – Dallo slogan urlato di “prima gli italiani”, a un progetto concreto esteso “anche agli italiani”. Refugees Welcome, piattaforma online che promuove l’accoglienza in famiglia di richiedenti asilo, si reinventa e apre anche ai connazionali. Avete una casa, vi sentite soli e volete dividere le spese? Siete una coppia con figli grandi, a cui piacerebbe aiutare qualcuno che ha bisogno di un tetto? Siete alla ricerca di una sistemazione a basso costo? Da oggi basta collegarsi al portale di Refugees Welcome, compilare un modulo e diventare uno dei nuovi “coinquilini solidali” d’Italia.

Il progetto-pilota in Piemonte. Refugees Welcome è una piattaforma online che mette in contatto profughi alla ricerca di un tetto e famiglie pronte a ospitarli. Un’esperienza che, forte anche dell’impegno di altre organizzazioni (dalla Caritas italiana al Progetto Vesta del comune di Bologna), ha già portato centinaia di migranti in altrettante case di italiani. “Coinquilini solidali” è il nuovo Progetto di Refugees Welcome Italia per promuovere, a Torino e in altre località del Piemonte, «coabitazioni ispirate al principio di solidarietà e collaborazione reciproca tra persone che vivono un momento di difficoltà o desiderano creare nuovi legami». Come? Mettendo insieme cittadini che hanno bisogni diversi ma complementari: chi possiede una casa magari troppo grande per le proprie esigenze o si sente solo e chi, invece, una casa la cerca ma ha problemi ad accedere al mercato immobiliare o non conosce persone con cui abitare.

Non solo rifugiati. «Questo progetto – spiega Fabiana Musicco, direttrice di Refugees Welcome Italia – nasce dalla consapevolezza, acquisita grazie ai nostri progetti di accoglienza in famiglia, che le esigenze e le fragilità legate alla casa sono sempre più trasversali. Incontrarsi e condividere una abitazione non è un bisogno solo dei rifugiati: ci sono tante persone che, per solitudine o per una mutata situazione economica o affettiva, possono trovare nelle coabitazioni solidali una risposta».

Come funziona? “Coinquilini solidali” è una piattaforma che «mette in contatto persone che sono disposte a condividere la casa a un prezzo accessibile, dividendo le bollette o a titolo gratuito prevedendo forme di mutuo aiuto, con quanti hanno difficoltà ad accedere al mercato immobiliare. Ad offrire casa possono essere persone anziane che desiderano avere compagnia e dividere le spese diventate insostenibili, oppure coppie con figli adulti a cui piacerebbe aiutare qualcuno che ha bisogno di una casa per brevi periodi. Possono cercare una sistemazione genitori single o persone sole che vivono un momento di difficoltà economica e familiare che non permette loro di restare nella casa in cui vivono, oppure persone rifugiate o studenti che tradizionalmente hanno difficoltà ad accedere al mercato degli affitti a prezzi accessibili».

la Repubblica

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