L’intensa immigrazione italiana in Brasile, alla fine del XIX secolo, ha provocato una immediata risposta ecclesiale con l’invio di numerosi Istituti Missionari per la cura pastorale degli immigrati. In Brasile, i nuovi arrivati hanno trovato una Chiesa brasiliana ancora non sufficientemente strutturata e in processo di trasformazione con la fine del padronato e l’inizio di un processo di romanizzazione. Obiettivo di questo articolo è analizzare la missione degli Istituti religiosi stranieri tra gli immigrati italiani a partire dal contesto socio-religiosobrasiliano, ossia, considerando i diversi attori che interferirono nel processo missionario. Per questo, dopo aver presentato la realtà della Chiesa brasiliana della fine del XIX secolo, le principali caratteristiche dell’immigrazione italiana e degli Istituti religiosi missionari, l’articolo analizza come le comunità immigrate strutturarono la loro pratica religiosa e il ruolo svolto dai religiosi stranieri. Se è vero che gli Istituti Missionari hanno contribuito per la preservazione della fede degli immigrati e per arricchire il cattolicesimo brasiliano, è vero anche che, col tempo, essi sono stati trasformati dall’incontro com il cattolicesimo locale.
Roberto Marinucci