Come si telefona a un’agenzia interinale? Parte dalla simulazione teatrale della vita quotidiana il progetto Esiras 2019 di Cri. I risultati: 44 tirocini, 10 tempi determinati e 6 apprendistati. 50 ore di corso di italiano tecnico. E un manuale di 60 pagine in inglese, francese e urdu per tutti i migranti
MILANO – Sono 354 le persone che hanno partecipato a un primo colloquio individuale. In 127 hanno frequentato corsi di formazione professionalizzanti per panettieri, addetti alle macchine utensili semplici, magazzinieri, manutentori di interni, addetti alla ristorazione e operatori per la cura del verde. Percorsi che hanno portato all’attivazione di 44 contratti di tirocinio, 10 contratti a tempo determinato e 6 di apprendistato dentro aziende e organizzazioni di Milano. Questi in sintesi i numeri di “Esiras 2018-2019”, progetto finalizzato all’integrazione socio-lavorativa di persone richiedenti asilo e rifugiate accolte nel territorio milanese e implementato dalla Croce Rossa di Milano nell’ambito del Programma per l’Occupazione e l’Innovazione Sociale della Commissione Europea (EaSI). Il 10 luglio la Cri di Milano ha presentato nella propria sede i risultati locali dell’iniziativa che, a livello internazionale, ha coinvolto la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficr) in qualità di capofila, la Croce Rossa spagnola come coordinatrice delle attività e come partner le società nazionali di Croce Rossa di Austria, Cipro, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Italia e Slovenia.
Lavoro come strumento di integrazione. Ma in forma non convenzionale. Perché per simulare il primo impatto con il mondo del lavoro è stato utilizzato il teatro. Come si fa una chiamata a un’agenzia interinale? Come si sostiene un colloquio di lavoro? Ai 354 partecipanti iniziali è stato chiesto di mettersi in gioco proprio simulando queste scene, senza dimenticare l’importanza dell’aspetto linguistico per una persona migrante. Per questo motivo durante i corsi professionalizzanti esterni sono stati previste circa 50 ore di italiano tecnico, in modo da facilitare il processo di apprendimento e massimizzare le possibilità di successo nella ricerca di un posto di lavoro. Inoltre la Croce Rossa di Milano ha pubblicato un manuale di oltre sessanta pagine, tradotto anche in inglese, francese e urdu, utile a orientarsi nella ricerca del lavoro e con esercizi specifici per testare vari tipi di competenze. Il manuale, dal nome “Cerchi Lavoro – Indicazioni, orientamento e dialoghi interculturali”, è stato presentato durante l’incontro conclusivo del progetto.
I richiedenti asilo e rifugiati coinvolti nel progetto Esiras sono stati selezionati all’interno dei Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas) gestiti dalla Croce Rossa di Milano, ma anche attraverso le collaborazioni attivate con l’ufficio immigrazione del Comune di Milano, il Servizio Accoglienza Immigrati della Caritas, il Centro “Jannacci” del Comune, Arcigay, Giardino degli Aromi, Albero della Vita, Arca, Passepartout, City Angels e Remar Italia. “Il lavoro – spiega in una nota Antonella Lamorte, referente del progetto per Croce Rossa Milano – è uno strumento fondamentale di inclusione e integrazione. Un fattore basilare per il benessere psicofisico delle persone e un elemento di grande impatto nei processi di inclusione. Il progetto Esiras è la dimostrazione che con gli strumenti adeguati è possibile sviluppare percorsi virtuosi di rafforzamento delle capacità per favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone migranti”.