Dal marzo 2015, Usa e Regno Unito hanno trasferito armi per oltre cinque miliardi di dollari all’Arabia Saudita, capofila della coalizione militare impegnata nello Yemen
Dal marzo 2015, Usa e Regno Unito hanno trasferito armi per oltre cinque miliardi di dollari all’Arabia Saudita, capofila della coalizione militare impegnata nello Yemen: oltre 10 volte i 450 milioni di dollari che i due paesi hanno speso o messo in bilancio per gli aiuti umanitari alla popolazione civile yemenita.
Questi trasferimenti multimiliardari non solo alimentano le gravi violazioni dei diritti umani che stanno procurando una sofferenza devastante alla popolazione civile dello Yemen, ma superano di gran lunga in valore il loro contributo alle operazioni umanitarie nel paese sconvolto da due anni di conflitto.
“ARMI FORNITE PER COMPIERE GRAVI VIOLAZIONI”
In un comunicato diffuso il 23 marzo, Lynn Maalouf, vicedirettrice delle ricerche presso l’ufficio regionale di Amnesty International a Beirut ha ricordato la grave situazione umanitaria in cui versa lo Yemen e le contraddizioni tra gli aiuti umanitari forniti alla popolazione e le gravi violazioni del trattato sul commercio di armi: “Due anni di conflitto – ha commentato – hanno distrutto la vita di migliaia di civili e provocato un disastro umanitario che vede oggi oltre 18 milioni di persone dipendere disperatamente dagli aiuti umanitari. Nonostante i milioni di dollari destinati all’assistenza umanitaria, molti paesi stanno contribuendo alla sofferenza della popolazione civile continuando a vendere all’Arabia Saudita armi per un valore di miliardi di dollari”.
“Le armi fornite in passato da Usa e Regno Unito – ha aggiunto Maalouf – sono state usate per compiere gravi violazioni dei diritti umani. Questi paesi continuano ad autorizzare altri trasferimenti e allo stesso tempo cercano di alleviare la crisi che hanno contribuito a creare. È la popolazione civile a pagare il prezzo di questa evidente ipocrisia”.
La comunità internazionale deve imporre immediatamente un embargo sulle armi – che causerebbe anche la sospensione delle forniture di armi italiane all’Arabia Saudita – e avviare un’indagine internazionale credibile sulle gravi violazioni dei diritti umani commesse da tutte le parti coinvolte nel conflitto.
“Tutti gli stati, compresi Usa e Regno Unito, devono porre fine ai trasferimenti di qualsiasi tipo di armamento che potrebbe essere usato per compiere crimini di guerra o altre gravi violazioni del diritto internazionale nello Yemen”, ha sottolineato Maalouf.
Continuando a vendere armi all’Arabia Saudita e agli altri stati che fanno parte della coalizione militare impegnata nello Yemen il Regno Unito e gli Usa, che hanno rispettivamente ratificato e firmato il Trattato sul commercio delle armi, stanno minando l’essenza di questo importante accordo.
Fonte: https://www.amnesty.it/traffico-armi-arabia-saudita-usa-regno-unito/ 23.03.2017