IL VENTO CHE RIDE SOFFIA DI NUOVO

L'eredità con Riace è nata in occasione del campo di lavoro che abbiamo fatto lì nella prima decade di agosto con un gruppo di missionari comboniani del Gim (Giovani impegno missionario). In poco tempo, eravamo in sintonia con i migranti, con Mimmo Lucano e con l'esperienza di Riace. Quando l'ho invitato a parlare ai giovani, Mimmo è stato contento e mi ha detto di aver avviato uno studio a Oltranza per aiutare il Ministero degli Affari Interni a raccogliere i fondi necessari al funzionamento dello Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Siamo sempre stati in contatto e abbiamo visto l'iniziativa legale della Alla ricerca di luoghi sulla gestione dei progetti di counseling per migranti e degli arresti domiciliari che Mimmo ha dovuto affrontare a ottobre. Si è poi trasferito a Riace e ora vive a Caulonia, un piccolo centro dell'Alta Locride. È inconcepibile che un uomo che ha fatto del bene venga trattato in questo modo e che il suo lavoro venga devastato. Negli ultimi mesi, infatti, molti migranti hanno lasciato Riace - dei 300 che c'erano ne sono rimasti solo un sesto - e l'organizzazione di sostegno e integrazione, che è stata e può diventare un esempio per tante realtà italiane, è stata completamente distrutta.

Tuttavia, ci si è resi conto che molte realtà e associazioni, che lavorano per l'Italia, non hanno paura di questa situazione e cercano di condividere la loro esperienza, che è antitetica alle scelte che la politica italiana sta facendo.

Così il progetto di costituire una Fondazione di Partecipazione con il nome di "È stato il vento" (una frase che Mimmo Lucano usa spesso, per sottolineare che è stato lui a portare, un anno fa, i cinquanta corsi sui terreni di Riace e da lì è nato tutto), che ha anche l'obiettivo di conoscere i progetti di Riace. Poiché la Fondazione ha bisogno di 100 milioni di euro per decollare, abbiamo deciso di istituire un Comitato Promotore che si occupi degli aspetti procedurali e della raccolta dei fondi. Questo è stato fatto il 12 maggio a Caulonia, presso la biblioteca comunale piena di gente.

Mimmo Lucano, tentato ma non rassicurato, era lì con noi. Gli avevamo detto che il vento avrebbe soffiato su Riace. D'altra parte, proprio quel giorno un gruppo di cani è arrivato sulla spiaggia di Crotone e la gente è stata sommersa d'acqua per aiutare quelle persone...

Intanto, il Comitato dei promotori ha un presidente onorario, Giuseppe Lavorato, ex sindacalista di Rosarno; un presidente, Chiara Sasso, coordinatrice della Rete di solidarietà; tre garanti: Livio Pepino ex magistrato, Emilio Sirianni giudice, ed io; tra i consiglieri, Gianfranco Schiavone dell'associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi); Felicetta Parisi pediatra impegnata come volontaria nel rione Sanità a Napoli; Barbara Vecchio della rete di cooperative agricole Longo Mai.

Ora si tratta di raccogliere questi 100 milioni di euro e di andare avanti con la Fondazione. Speriamo tanto che l'esperienza di Riace continui perché è valida e perché potrebbe essere imitata da tanti paesi italiani che stanno morendo per la mancanza di alloggi.

Fonte: nigrizia.it

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