La maggioranza degli svedesi pensa che i media mentano sull'impatto dell'immigrazione di massa

idi euaLa maggioranza dei cittadini svedesi ritiene che i media siano disonesti sui problemi della società associati all'immigrazione di massa, secondo una ricerca presentata dall'Istituto di studi sui media del Paese.

La maggioranza dei cittadini svedesi ritiene che i media siano disonesti sui problemi della società associati all'immigrazione di massa, secondo una ricerca presentata dall'Istituto di studi sui media del Paese.

Il nuovo libro dell'istituto, "Mistrust of the Media", presentato lunedì in occasione di un seminario, evidenzia che, sebbene la fiducia nei media sia relativamente alta, gli svedesi sono scettici nei confronti dei resoconti sulle questioni legate all'immigrazione.

Il 54% degli intervistati si è detto d'accordo con l'affermazione: "I media svedesi non dicono la verità sui problemi sociali associati all'immigrazione", mentre solo il 27% si è detto in disaccordo.

La fiducia è stata bassa anche per quanto riguarda la gestione della criminalità da parte dei media, mentre le notizie sulle questioni sanitarie hanno raccolto la massima fiducia.

La politica gioca un ruolo importante per quanto riguarda la fiducia dell'opinione pubblica nei media, con l'istituto che riporta che "quasi tutti" gli intervistati che votano per il partito populista Sweden Democrats (SD) ritengono che i media non forniscano un quadro completo sulla migrazione.

Al contrario, le persone che sostengono la coalizione rosso-verde al governo in Svezia hanno la massima fiducia nei media del Paese. La fiducia è più bassa tra i sostenitori del partito liberale conservatore Moderato.

Scrivendo sul Dagens Nyheter, il direttore dell'Institute of Media Studies Lars Truedson sostiene che "è necessaria una seria discussione sull'atteggiamento dei giornalisti e dei media nei confronti dell'immigrazione".

Avvertendo che la credibilità della professione è a pezzi su questo tema, il giornalista veterano ha esortato scrittori e redattori a dare un'immagine più onesta di come l'immigrazione di massa abbia influenzato la Svezia.

Tra le preoccupazioni espresse da Truedson c'è quella che i giornalisti siano "eccessivi" nel prestare attenzione alle linee guida sull'etica della stampa, che non prevedono di enfatizzare "l'origine etnica, la nazionalità, l'occupazione, l'affiliazione politica, il credo religioso o l'orientamento sessuale" di un soggetto, se questo è irrilevante per una storia.

I media tradizionali svedesi sono stati accusati di censura abituale: le fotografie dei sospetti criminali immigrati vengono regolarmente pixelate, cambiando persino la tonalità della pelle, per nascondere la portata dei crimini degli immigrati.

Fonte: Breitbart

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