L'UNHCR elogia il Pakistan per aver completato la campagna di identificazione dei rifugiati afghani

L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) martedì raccomandato Il Pakistan ha completato con successo la campagna nazionale per il rilascio di carte d'identità intelligenti a circa 1,4 milioni di rifugiati afghani registrati, dopo aver verificato e aggiornato i loro dati.

Il portavoce dell'UNHCR Babar Baloch ha elogiato il Pakistan in occasione di un briefing stampa virtuale al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. La campagna nazionale, iniziata nell'aprile 2021, è ufficialmente nota come Documentation Renewal and Information Verification Exercise (DRIVE). Dal 2019, DRIVE ha cercato di "assistere e proteggere i rifugiati afghani, anche attraverso la piattaforma di supporto per la Strategia di soluzioni per i rifugiati afghani (SSAR)".

Attraverso DRIVE, il Pakistan ha rilasciato finora oltre 700.000 smart card e le restanti saranno emesse all'inizio di quest'anno. Le carte d'identità consentono ai funzionari pakistani di autenticare l'identità dei cittadini attraverso i dati biometrici. Inoltre, facilitano l'accesso alle strutture sanitarie e scolastiche e ai servizi bancari. Le carte scadranno a metà del 2023.

DRIVE è la prima verifica su larga scala dei rifugiati in Pakistan negli ultimi dieci anni. Per raggiungere gli obiettivi della campagna, il Pakistan ha aperto oltre 40 siti di verifica e ha fornito furgoni mobili per la registrazione dei rifugiati afghani. Secondo l'UNHCR, questi siti di registrazione hanno rispettato le misure di sicurezza della COVID-19. In futuro il Pakistan raccoglierà i dati socioeconomici dei rifugiati per identificare le esigenze e le vulnerabilità specifiche dei rifugiati afghani.

Anche Mauritius ha tentato di emettere carte d'identità intelligenti per i suoi cittadini lo scorso anno, modificando la legge sulla carta d'identità nazionale del 1985. Questo tentativo è però fallito quando il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite invalidato le carte d'identitàIl Comitato ha inoltre criticato la decisione della Commissione, ritenendo che le carte contenenti le informazioni biometriche dei titolari violassero i diritti alla privacy dei cittadini mauriziani. Il Comitato ha ritenuto insufficienti le garanzie contro il rischio di abusi e arbitrarietà derivanti dal potenziale accesso ai dati della carta d'identità.

 

Fonte: JURIST

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